Giuseppe Billoni nasce a Roma nel 1953, ma è Mantova la città adottiva sia per gli studi accademici che per la professione. L'arte delle acqueforti e dei suoi dipinti, definita “criptica”, vela e disvela, secondo la concezione dell'artista, un universo simbolico tripartito, di contenuti di tipo cosmologico e metafisico. Indefinibili sospensioni, forme trasparenti, atmosfere oniriche, figure archetipali e figure mitologiche descrivono la sottesa analogia tra micro e macrocosmo che mira al centro dell'essere ed all’essenza del tutto.
Ha partecipato a numerosissime mostre nazionali e internazionali, personali e collettive (1972-2006).
Famosi i suoi Tarocchi da Giulio Romano (Mantova 1994).
Dei numerosi apprezzamenti ricevuti da studiosi e critici, tra i quali Carlo Franza, è da menzionare in particolare l'interesse e gli scambi epistolari con Federico Zeri che ritenne di farsi raffigurare sulla copertina del suo libro “Confesso che ho sbagliato”, con i Tarocchi di Billoni. Inoltre durante il XXXI Premio Suzzara manifesterà la sua netta preferenza per le opere esposte dal pittore.