Arnaldo Maravelli
Billoni fa propria l’esigenza di nutrire l’esperienza artistica di una profonda conoscenza del patrimonio del passato. Per tale via, cioè esprimendo problematiche esistenziali attuali con mezzi tradizionali e citazioni, ripresi, rimodellati e ricontestualizzati con straordinaria abilità inventiva, contribuisce a limitare ironicamente il facile ottimismo di ogni movimento che voglia obliare i valori della tradizione.
Tale suo atteggiamento costituisce una vigorosa opposizione al gusto del “nuovo per il nuovo”, allo snobismo delle mode, al dilettantismo, al furore iconoclasta.
L’apparente contrapposizione o diversità delle culture, trova una solenne composizione formale e contenutistica nelle opere di Billoni, che si presentano come micropedìa di simboli, miti e leggende indifferentemente mutuati dal pensiero orientale, dei paesi nordici o mediterranei. Il suo universo artistico e popolato di mandala tantrici, di cosmogrammi atzechi, di ruote buddiste della vita, di tarocchi coi loro valori simbolici e divinatori, di miti cosmogonici, di simboli che sono archetipi dell’inconscio collettivo dell’umanita.
Con quale raffinatezza, con quale gusto, sapienza tecnica, abilità e preziosità compositiva e cromatica Billoni riesca ad esprimere questa sua visione una e molteplice dell’universo, e davvero sbalorditivo. La varietà delle tecniche impiegate, da quella mista su carta all’acquaforte, dall’olio all’acquerello alla tempera ed altre, ne fanno un’artista completo e corazzato alle tentazioni e deviazioni di mode e correnti, in grado di attingere vette sublimi in un coraggioso meditativo isolamento.
26 Luglio 1992